Sabato, 02 Febbraio 2019 17:44

5 PERCORSI CICLOTURISTICI FACILI DA FARE IN ITALIA

 

Sono sempre più numerose le famiglie che scelgono la vacanza in bicicletta. Ormai si usa spesso parlare di cicloturismo, per indicare quel tipo di turismo fatto in sella a una bici, che consente di fare il pieno di bellezza respirando aria pura e tenendosi in allenamento.

In Italia gli incantevoli scorci naturali, uniti all’importanza del patrimonio culturale, potrebbero fornire un invidiabile incentivo per lo sviluppo di questo tipo di turismo, che secondo l’ENIT (Azienda Nazionale per il Turismo) potrebbe fruttare ben 3,2 miliardi di euro di fatturato l’anno.

A livello locale e regionale sono già presenti delle vere e proprie eccellenze sul territorio: nel 2015 il CosmoBikeShow, la prima fiera italiana internazionale dedicata al mondo della bicicletta, ha insignito tre regioni dell’Italian Green Road Awards per le loro ciclabili. Al primo posto si è qualificata l’Umbria, con la Assisi-Spoleto-Norcia; al secondo posto il Veneto, con la Ciclabile delle Dolomiti; al terzo posto la Liguria, con la Cycling Riviera.

A livello nazionale, invece, l’Italia è in ritardo rispetto agli altri paesi: i problemi principali sono infatti rappresentati dalle infrastrutture a supporto di questo tipo di turismo. Non si è ancora giunti, a esempio, a un accordo definitivo con FS per garantire la possibilità di trasporto di un adeguato numero di biciclette; non sono molte le strutture ricettive che offrono un deposito bici; oppure ancora alcune piste non sono adeguatamente segnalate o sono inserite in strade ad alto traffico motorizzato.

Per ovviare a questa situazione sono state adottate specifiche misure: la Fiab, Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus, ha creato Albergabici, un elenco delle strutture ricettive che dispongono di un riparo/deposito, di un’officina e del servizio noleggio biciclette. Risale al 2015, invece, Bicitalia, il primo network nazionale dedicato alle ciclovie: sul portale sono stati mappati più di 18.000 chilometri di percorsi ciclabili e sono state individuate 50 ciclovie di qualità.

Fra queste abbiamo selezionato 5 itinerari, particolarmente suggestivi per il contesto storico-naturale in cui si inseriscono, e che per la loro facilità possono essere percorsi da tutti, comprese le famiglie con bambini.

1) VENETO – CICLABILE DELLE DOLOMITI

cicloturismo, la ciclabile delle dolomiti

Informazioni tecniche
Percorso: 64,5 km
Fondo stradale: misto (asfalto, sterrato)

Per gli amanti delle vacanze in montagna, questo percorso è uno dei più belli che si possano fare al mondo. La natura e l’inventiva umana hanno creato infinite possibilità di scoprire il maestoso fascino delle Dolomiti; una di queste è a bordo delle due ruote. L’itinerario si snoda fra Dobbiaco e Calalzo, percorrendolo in questa direzione il livello di difficoltà è inferiore, poiché la strada è a scendere (da 1500 a 800 metri); in direzione opposta, invece, la fatica sarà maggiore, ma sarà ricompensata dagli scenari mozzafiato che si apriranno lungo la strada.

La prima parte del percorso (DobbiacoCimabanche), che si estende per 17 km, è caratterizzata da uno sterrato ben battuto e facilmente percorribile; le limpide acque dei laghi di Dobbiaco e Landro accompagnano il ciclista. La seconda parte del percorso si estende per altri 47,5 km; da Cimabanche a Cortina la pista si inoltra in un bosco e poi prosegue nella Valle del Boite, con le sue eleganti stazioncine, Pieve di Cadore, paese natale di Tiziano, e termina a Calalzo.

Nei giorni festivi e nel weekend Calalzo è collegata a Vicenza, Padova e Venezia dal servizio Trenobus e dal servizio su gomma Bike‘n’Bus, grazie al quale è possibile trasportare fino a 60/30 biciclette verso le diverse tappe della ciclabile. Per tutte le informazioni e gli itinerari completi, potete contattare gli organizzatori della Ciclabile delle Dolomiti.

Guarda il video della ciclabile delle Dolomiti

 

 

2) LIGURIA – PISTA CICLABILE DEL PONENTE LIGURE

cicloturismo ciclabile ligure

Informazioni tecniche:
Lunghezza: 24 km
Fondo stradale: asfalto pianeggiante

Inaugurata nel 2004 e immersa nei profumati paesaggi della riviera ligure, la pista collega in 24 km San Lorenzo a Mare a Ospedaletti. Il tracciato pianeggiante e asfaltato e i diversi punti di ristoro presenti sul percorso (ve ne sono ben quattro) rendono la pista adatta a grandi e piccini. La bellezza del percorso è da ricercare anche nella sua origine: prima di diventare pista ciclabile, la strada era una ferrovia che in 24 km dal 1872 al 2001 ha servito tutto il Ponente Ligure. Questa linea ferroviaria, ritratta in molti libri e film, è un vero pezzo di storia, testimone dello sviluppo e dei mutamenti della Riviera dei Fiori.

Nel primo tratto (che va da San Lorenzo al Mare a Riva Ligure, passando per Costarainera e Cipressa) si pedala costeggiando il mare, parallelamente ai paesi; all’altezza di Santo Stefano al Mare, invece, la ciclabile s’inserisce nel tessuto urbano del paese, attraversandolo. Da qui in poi è possibile ammirare in sella alla due ruote le strette viuzze di Santo Stefano, la Grotta dell’Annunziata, il porto e la fortezza cinquecentesca di Arma di Taggia, il quartiere Bussana di Sanremo e il celebre Corso Imperatrice, adornato dalle palme donate dalla zarina Maria Alexandrovna. Il percorso termina a Ospedaletti, incantevole borgo che fin dalla nascita è stato destinato ad accogliere i pellegrini diretti in Terra Santa, offrendo loro ristoro e riposo. Tutte le informazioni sul percorso, sul trasporto e noleggio delle biciclette e sui servizi e alloggi lungo la strada, si trovano sul sito ufficiale della Ciclovia.

3) UMBRIA – LA SPOLETO-NORCIA IN BICICLETTA

ferrovia spoleto norcia cicloturismo

Informazioni tecniche
Lunghezza: 34 km
Fondo stradale: misto (asfalto, sterrato)

Dal 1926 al 1968 la vecchia ferrovia a scartamento ridotta definita “il Gottardo dell’Umbria” ha unito Spoleto e Norcia, attraversando gallerie, acquedotti, gole, boschi e paesaggi immersi nel verde. In seguito allo smantellamento della ferrovia si è deciso di attuare una riconversione della linea: proprio da ciò è nata, nel 2010, la ciclovia Spoleto-Norcia. È opportuno ricordare che dei 51 km che collegano Spoleto a Norcia, attualmente ne sono percorribili solo 34; prima di partire si consiglia di informarsi sulla viabilità del tracciato sul sito ufficiale.

Punto di partenza del percorso è il Terminal Le Mattonelle Bicigrill di Spoleto, che oltre a essere un RistoBici offre diversi servizi per i ciclisti. I primi 9 km si snodano su strada asfaltata, non presentano pendenze particolari (massimo del 4%) e sono perciò adatte anche ai meno esperti; una volta superato questo primo tratto si arriva a una delle attrazioni più spettacolari della linea, il viadotto del Cortaccione, alto 60 metri e largo 120.

Si prosegue per Caprareccia, dalla quale inizia una galleria lunga quasi 2 km e non illuminata (per affrontarla è indispensabile avere un adeguato fanalino da bici o frontalino). Fra Sant’Anatolia di Narco e Castel San Felice il fondo è ben battuto e facilmente percorribile. Al momento a Borgo Cerreto la strada si interrompe: la ciclabile riprende nell’ultimo tratto, che si estende per 8 km fra Serravalle e Norcia. Dall’1 al 4 settembre si svolge la Spoleto-Norcia in Mtb, un appuntamento imperdibile per gli amanti del genere.

4) LAZIO – GRAB, GRANDE RACCORDO ANULARE IN BICICLETTA

grab ciclovia roma cicloturismo

Informazioni tecniche
Lunghezza: 44 km
Fondo stradale: misto (per la maggior parte asfalto, sterrato)

La città eterna, si sa, ha un fascino che non smette mai di stupire; il traffico fa parte della città tanto quanto il Colosseo e i Fori imperiali e proprio per questo motivo percorrerla in bicicletta sembrava in passato un’utopia. La collaborazione di associazioni come il Touring Club, Legambiente, Vivilitalia e tante altre, coordinata da VeloLove, ha però recentemente portato alla realizzazione del GRAB, il Grande Raccordo Anulare in Bicicletta.

Si parte dal Palatino per arrivare ai quartieri di Torpignattaro e Quadrara, con i suoi murales carichi di colore ed energia; lungo la strada ci s’imbatte nel Circo Massimo, nel Colosseo, nelle Terme di Caracalla, si attraversa la Regina Viarum (l’Appia Antica) e il parco della Caffarella e si resta a bocca aperta di fronte all’imponenza dei grandi acquedotti. Pur essendo ancora in via di realizzazione, il progetto ha già riscosso un grande successo mediatico sia in Italia che all’estero, al punto da essere stato premiato da Esri, in California. Il GRAB, inoltre, porta con sé un importante obiettivo: la ciclo-pedonalizzazione della Via Appia. Una svolta epocale, che garantirebbe ai ciclisti la possibilità di percorrere in sicurezza la greenway romana.

Al momento, 31 km del tracciato (pari al 72,3 %) sono percorribili in bicicletta in tutta tranquillità, correndo lungo argini fluviali, parchi e vie pedonali; altri 10,4 km si sviluppano su marciapiedi e strade secondarie a bassa intensità di traffico; i restanti 1,9 km si sviluppano invece su strade altamente trafficate ed è perciò raccomandata la massima prudenza nel percorrerli. La guida La ciclovia del GRAB di Roma di Mattia Fiorillo, offre consigli e indicazioni per coloro che desiderano fare un tuffo nel tempo alla scoperta della storia di Roma.

5) PUGLIA – CICLOVIA DEL PARCO ALTA MURGIA

percorso cicloturismo parco alta murgia

Informazioni tecniche
Lunghezza: 65 km
Fondo stradale: misto (asfalto, sterrato)

Fra le province di Bari e Andria-Barletta-Trani si estende il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, il cui interesse è sia naturalistico, grazie alle possenti Gravine, morfologie carsiche tipiche del territorio, sia storico, grazie ai suoi jazzi (recinti in pietra costruiti durante la transumanza) e al celebre Castel del Monte, eretto da Federico II. Il percorso ciclo-pedonale Jazzo RossoSan MagnoCastel del Monte attraversa il parco per ben 65 km.

percorso cicloturismo castel del monte puglia

Si articola in sette percorsi differenti, ciascuno con difficoltà e lunghezze differenti. In relazione a ciò, anche il tipo di bicicletta impiegabile varia. In particolare, le tratte Ruvo di PugliaTratturello Regio e Centro Visite dei Guardiani-la Quite del Canale dei Pidocchi sono su asfalto e sono perciò percorribili con qualsiasi tipo di bici; da Tratturello Regio in poi, invece, il fondo diventa sterrato ed è pertanto consigliabile percorrerlo con una mountain bike. L’applicazione BikeMap consente di scaricare le mappe dei diversi percorsi e consultarle direttamente sul proprio smartphone.

Venerdì, 01 Febbraio 2019 16:50

NUOVE INIZIATIVE DEI NOSTRI ISTRUTTORI - www.locandaitalia.org

Due belle iniziative realizzate dalle nostre Guide Paolo Perini e Stefano Malvestio che meritano attenzione. Uno stimolo per molti a lanciarsi in questa "avventura" che unisce le nostre tradizioni, la eccellente cucina italiana, la buona musica e le meraviglie del nostro territorio. Tutto all'insegna del cicloturismo. Da visitare !

Giovedì, 31 Gennaio 2019 08:28

AFFILIAZIONE SIMB/CSEN

SCUOLA ITALIANA MOUNTAIN BIKE / CSEN  -

Affiliazione 2019

Gentilissimi Istruttori e Guide Cicloturistiche , abbiamo il piacere di comunicarvi le novità che renderanno più efficace il vostro operato e ci permetteranno di adattarci ai notevoli e veloci cambiamenti che avvengono nel nostro settore.
IN BASE ALLE NUOVE NORMATIVE DEL CONI in materia che prevedono l’inserimento in un ALBO NAZIONALE, con l’affiliazione ti sarà inviato direttamente dal CSEN UN NUOVO DIPLOMA E LA CREDENZIALE UFFICIALE con le caratteristiche del interessato, valida in tutto il territorio nazionale.
CON IL NUOVO SITO www.simb.com, operativo assieme a FACEBOOK ED INSTAGRAM, abbiamo deciso di presentarci attraverso una moderna ed unica PIATTAFORMA WEB da cui lanciare le varie proposte e facilitare, con le mappe Google , la vostra localizzazione da parte dei cicloturisti interessati, inoltre potrai aggiornati costantemente su convenzioni, disposizioni e nuove iniziative.
LE COPERTURE ASSICURATIVE, realizzate in forma esclusiva con la UNIPOL SAI sono state studiate appositamente per garantire gli istruttori affiliati per eventuale “RESPONSABILITA CIVILE VERSO TERZI”, nelle attività cicloturistiche riguardanti la mtb con massimale di 3.000.000, tre milioni di euro.
Per eventuali controversie abbiamo previsto anche la “TUTELA LEGALE” che garantisce l’intervento , senza ulteriori costi , di esperti avvocati fino ad un massimale di 20.000 euro. E’ inoltre inclusa la polizza “INFORTUNI INTEGRATIVA A” con SAI FONDIARIA, abbinata alla tessera CSEN/SIMB che consente la partecipazione alle manifestazioni di tutti gli Enti e FCI che aderiscono alla Consulta Ciclistica Italiana. Tutti i dettagli, clausole e moduli sono pubblicati nelle pagine “Assicurazioni”.
Per adeguarci alle disposizioni CONI in merito, che tendono a contenere il proliferare di iniziative simili, i CORSI PER LA QUALIFICA DI ISTRUTTORE O GUIDA saranno organizzati direttamente dal nostro Ente CSEN, su autorizzazione CONI, ed affidati per la didattica e l’organizzazione alla SIMB. In questo modo si potrà ottenere un diploma riconosciuto CONI ed essere inseriti nell’albo ufficiale Istruttori CSEN-CONI delle varie discipline, consultabile in tempo reale attraverso internet.
PER AFFILIARSI , ENTRO E NON OLTRE IL 28 FEBBAIO 2019:
A) VERSARE l’importo di € 95,00 (Euro novantacinque) con bonifico bancario intestato a: Scuola Italiana Mountain Bike cod.iban : IT68J0830401802000001712291.
B) IN RISPOSTA INVIARE NUOVA e.mail individuale a scuolaitalianamtb@gmail.com con : Nome/cognome/cod.fiscale/data e luogo nascita/indirizzo/cellulare/e.mail/qualifica/autorizzazione al trattamento dei dati personali / copia bonifico.

CORDIALI SALUTI, SEGRETERIA SIMB, Asd. Via Chini 99/1 38123 Trento tel. 0461.924604 (9/12).

ATTENZIONE A MAIL TENDENZIOSE CHE CIRCOLANO UTILIZZANDO NOSTRI INDIRIZZI PER INDURRE AD AFFILIARSI CON ALTRE "SCUOLE". 

Martedì, 29 Gennaio 2019 10:11

Cicloturismo italiano

CAPITOLO 1: IL CICLOTURISMO ED IL SUO MERCATO

Dire che il cicloturismo è “quella forma di turismo praticata in bicicletta” risulta sicuramente troppo riduttivo. Attorno a questa attività si innescano motivazioni e bisogni più intensi, non solo di carattere funzionale ma anche volti ad arricchire e a dare un senso alla propria vacanza. “Il ciclismo è un lungo viaggio alla ricerca di se stessi” afferma autorevolmente un famoso ciclista (Ivan Basso nel suo libro “In salita controvento – emozioni, cadute e traguardi della mia vita”, Rizzoli, 2011) infatti si tratta di una attività altamente coinvolgente non solo dal punto di vista fisico ma anche emotivo, poiché il ciclista stesso è in grado di agire personalmente sulla sua performance. In tal senso il cicloturista è allo stesso tempo consumatore e attore della sua esperienza, è protagonista delle scelte che compie. Il cicloturismo, inoltre, si caratterizza per la dimensione lenta del viaggio, che permette di catturare sfumature e particolarità del paesaggio che con altri mezzi e con una velocità di consumo maggiore andrebbero persi. Proprio per questa particolarità, tale forma di turismo offre l’opportunità di “rallentare” e prendere un po’ di tempo per staccare dalla frenesia che grava sullo stile di vita della società moderna.  
Nel primo capitolo vorrei analizzare il mercato cicloturistico dal lato della domanda e da quello dell’offerta, partendo dal significato di cicloturismo, identificando gli attributi che lo contraddistinguono.  
In letteratura si trovano diverse definizioni di cicloturismo, che, pur avendo numerosi tratti in comune, spesso sono discordanti tra loro. Ecco perché è essenziale circoscrivere chiaramente il fenomeno in modo da delimitare i confini della ricerca ed esprimere concetti non ambigui.  Matthew James Lamont1, tra le definizioni di “turismo in bicicletta”, identifica una serie di parametri comuni nel tentativo di spiegare il concetto. Tali caratteristiche sono: il luogo del viaggio, la durata (escursione o viaggio di più giorni), la natura dell’attività ciclistica (agonistica o amatoriale), lo scopo del viaggio, la partecipazione (attiva) del turista, leisure o recreation. 
 
Quanto al luogo, l’autore afferma che l’esperienza turistica (in bici) ha luogo fuori dalla regione di residenza di una persona. Tuttavia questa definizione è ambigua poiché il concetto di lontananza è relativo e dipende dal contesto nel quale viene utilizzato. Al riguardo l’autore propone di tenere conto delle definizioni usate dalle statistiche sul turismo delle agenzie di quel determinato Paese. È chiaro che l’utilizzo della bici per scopi di utilità, ossia per recarsi al lavoro, a scuola, presso negozi, ecc., non è considerata una forma di cicloturismo.  
In merito alla durata del viaggio in bici, la letteratura è divisa su questo tema: ci si chiede se il turista che compie un viaggio in bici in giornata (per un arco di tempo inferiore alle 24 ore) rientri o meno nella definizione di cicloturista. Tale problema non è da sottovalutare, anzi rappresenta uno dei principali limiti per quanto riguarda le stime del mercato e il confronto delle ricerche in questo ambito. Lamont propone di inserire entrambe le tipologie, cioè sia gli “escursionisti” sia i “turisti in senso proprio”, con l’accortezza di tenere i due dati separati in modo da ridurre l’ambiguità d’interpretazione dei risultati.  
Per quanto riguarda la natura del viaggio, chi intraprende un’escursione in bici può farlo con il duplice scopo: agonistico o amatoriale. Entrambe le tipologie rientrano nella definizione di sport e quindi di turismo sportivo, perciò non sembra errato riconoscere il target dei praticanti degli sport su bici (come bici di velocità, mountain bike, triathlon) come potenziale segmento del mercato cicloturistico. Infatti, afferma che riconoscere le forme di ciclismo agonistico permette di aumentare la visibilità del mercato cicloturistico, offrendo più possibilità ai gruppi che svolgono azione di lobby per trovare fondi a favore delle infrastrutture ciclistiche.
 
Relativamente lo scopo del viaggio, alcuni autori hanno affermato che il cicloturismo è una forma di “special interest tourism”, cioè il turista è mosso da una motivazione molto specifica e legata ai suoi interessi personali. Secondo una ricerca neozelandese i turisti in bici spendono in media 74.5% del loro tempo pedalando, e solo il 25,5% del tempo in destinazioni intermedie. Ciò suggerisce che l’attività ciclistica ha una valenza maggiore rispetto alle mete visitate, perciò la prima è da considerarsi lo scopo di un viaggio cicloturistico. Chi compie una vacanza attiva di questo genere, verso una determinata destinazione, secondo Lamont è mosso da una partecipazione attiva, strettamente connessa alla particolare passione per la bici.  
Per quanto riguarda l’ultimo parametro, la definizione di cicloturismo racchiude (Cambridge Dictionary https://dictionary.cambridge.org/it/translate/) sia il concetto di piacere/tempo libero (leisure) che quello di gioco/divertimento/svago (recreation). Infatti, quest’attività può essere un’esperienza vissuta durante il tempo libero, ma può essere svolta anche per ristabilire l’equilibrio mentale e fisico.  
In conclusione, Lamont propone di tenere in considerazione questi parametri quando si va a definire il tema oggetto di studio della presente tesi, pur con la consapevolezza che diverse definizioni si adattano a contesti diversi.

La working definition scelta in questa tesi definisce il cicloturismo “as recreational visits, either overnight or day visits away from home, which involve leisure cycling as a fundamental and significant part of the visit”2. In altre parole, escursionisti e viaggiatori che rimangono in vacanza più giorni, che compiono il loro viaggio per motivi non agonistici, ma con scopi ricreativi e di svago, in bicicletta, considerando il viaggio importante come la destinazione, in alcuni casi il viaggio è la destinazione stessa - “The travelling landscape”3.  
Tre le tipologie di viaggio:  
“cycling holidays”: vacanze nelle quali l’attività in bici riveste un ruolo fondamentale. Questi viaggi possono avere una durata breve di un fine settimana, così come comprendere più notti;  
“holiday cycling”: l’attività cicloturistica ha luogo durante una vacanza, quindi è considerata come una delle numerose attività che si possono effettuare durante un soggiorno presso una destinazione;  
“cycling day visits”: escursioni in bicicletta da casa verso un posto al di fuori dal normale luogo di residenza per la durata di un giorno o di mezza giornata4.  
Come anticipato in questo studio verrà dato maggiore risalto ai cicloturisti “in senso stretto”: lo scopo è quello di analizzare il mercato dei viaggi in bicicletta in reti ciclabili a lunga percorrenza. Esistono, in tal senso, esperienze già molto avanzate quali, ad esempio, quella della rete di itinerari percorribili in bicicletta della Danimarca che, peraltro integrati con itinerari internazionali estesi a molti paesi confinanti, mette a disposizione del cicloturista più di 3.500 chilometri (Itinerari Margherita). Questi percorsi, utilizzando la rete stradale secondaria del Paese, attrezzata con apposita segnaletica e punti di sosta, si articolano in molteplici itinerari che consentono la “visita slow” del Paese da nord a sud e da est ad ovest e si diramano poi ulteriormente in itinerari regionali e locali per un totale di circa 10.000 chilometri di piste ciclabili. È questo è solo uno dei tanti esempi che riguardano soprattutto i paesi dell’Europa del Nord che, caratterizzati da una sensibilità ambientale molto spiccata, già da tempo associano la vacanza in bicicletta ad un turismo ecologico, sostenibile e a diretto contatto con la natura.  
LAMONT, M.J. Reinventing the Wheel: A Definitional Discussion of Bicycle Tourism, “Journal of Sport & Tourism”, 2009, 14(1), pp. 5 – 23.  2 SUSTRANS, Cycle Tourism, Information Pack TT21, Bristol, Sustrans,1999  3 AA.VV. The European Cycle Route Network Eurovelo Study, Parlamento Europeo, 2012  4 Ivi, p. 1 
1.1 La domanda e la segmentazione del mercato del cicloturismo – l’identikit del cicloturista in Italia - il profilo del cicloturista europeo – analisi SWOT La Direzione Centrale Programmazione e Comunicazione dell’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT Italia) nel 2015 ha condotto, sul tema del cicloturismo, un’analisi di benchmarking, con il coinvolgimento diretto delle proprie sedi europee, al fine sia di comprendere in che modo i paesi si stiano attrezzando per far fronte alle crescenti richieste dei turisti in bicicletta, sia per tracciare un dettagliato “profilo” del cicloturista e dei suoi bisogni. Se ne propone, qui di seguito, un estratto (La versione completa dello studio può essere consultata nella “XVIII Edizione del Rapporto sul turismo italiano”).  
“Il parametro più efficace rispetto al quale individuare i diversi segmenti di mercato cui il cicloturismo si rivolge è quello legato alla tipologia di bicicletta che il turista decide di utilizzare. Infatti il differente tipo di bicicletta prescelta si lega a differenti tipi di tracciati da percorrere, talvolta a diversi “obiettivi” del viaggio e, di conseguenza, a diverse caratteristiche del cicloturista. Un primo significativo segmento è quello degli utilizzatori di slow bike. Questa è, fra le altre, la categoria che ha bisogno maggiormente di percorsi ciclabili. Per l’utenza “slow bike” non è necessariamente “sportiva” e quindi è quella più variegata in termini di classi di età, coinvolge in maniera abbastanza omogenea sia maschi che femmine, oltre a numerosi nuclei familiari con bambini. In ragione di questa varietà, l’utenza slow bike necessita di una accurata organizzazione logistica generale, in quanto vengono richiesti una grande quantità e varietà di servizi per costruire un gradevole “pacchetto-vacanza”: oltre al pernottamento, la domanda si estende al trasporto bagagli, al nolo delle biciclette, ad eventuali visite guidate in grado di fornire informazioni dettagliate sui luoghi, altrimenti difficilmente reperibili. A fronte di queste caratteristiche della domanda ne consegue che, ad oggi, sul numero totale dei tour operator che offrono pacchetti vacanza in bicicletta, quello più elevato è legato proprio al segmento della “slow bike”.  
Un secondo segmento è quello relativo agli utilizzatori di bici da corsa. Si tratta di un segmento particolarmente specialistico che vede gli utenti, prevalentemente singoli, percorrere chilometri ripetitivamente attorno al proprio luogo di residenza. Si tratta di una pratica di tipo sportivo che coinvolge in prevalenza il sesso maschile di quaranta anni ed oltre. Nella pratica quotidiana – definibile come una sorta di allenamento con i caratteri sopra descritti – gli operatori turistici non vengono mai coinvolti. Tuttavia la “bici da corsa” ha la capacità di spostare enormi flussi di persone in occasione di importanti manifestazioni sportive che si svolgono prevalentemente su percorsi che sfruttano la viabilità ordinaria e possibilmente non pianeggianti.
  
Un ultimo importante segmento è quello della mountain bike. La “mountain bike” è, tra le biciclette, quella più adatta ai percorsi nella natura. Questo segmento di mercato è quello che coinvolge il maggior numero di giovani che prediligono i viaggi non organizzati e che, in maniera abbastanza indipendente, una volta individuato l’itinerario da percorrere, gestiscono autonomamente il loro viaggio in assenza di una rigida programmazione delle tappe e delle attività. Per i clienti appartenenti a questo target, anche in virtù della giovane età, sono attentissimi alle nuove tecnologie, come il Global Positioning System (GPS). In Italia, le Comunità montane sono, tra gli enti locali, quelle che rivolgono particolare attenzione a questo segmento. Nel tempo, hanno cercato di incrementare l’appetibilità dei loro territori con la creazione di “bike park”: alcune delle realizzazioni più interessanti in tal senso riguardano l’Altipiano di Asiago, il territorio ligure e il Friuli Venezia Giulia. Questo tipo di parco è potenzialmente in grado di soddisfare alcune “sotto nicchie” della mountain bike, quali il free ride ed il down hill che, per le valenze altamente sportive e talvolta addirittura acrobatiche, necessitano di percorsi dedicati e realizzati ad hoc. Nell’incontro tra domanda e offerta, sul fronte complementare ai cicloturisti di questo segmento non troviamo i tour operator ma piuttosto le “scuole” di mountain bike, in continua crescita e ben radicate sul territorio che, oltre ai corsi, offrono servizi di accompagnamento e noleggio bici. 
I cicloturisti italiani e stranieri che scelgono di trascorrere le loro vacanze in Italia, in sella ad una bicicletta, optano soprattutto per le regioni del nord che offrono molti chilometri di piste ciclabili di qualità e numerosi servizi accessori. Di questi, il 61% è straniero e il 39% italiano, un dato che evidenzia come questa attività sia apprezzata anche dai nostri connazionali. Tra tutti i dati disponibili, emerge con evidenza come nelle regioni del nord d'Italia ci sia una particolare affluenza di cicloturisti non solo nei mesi estivi (come ci si potrebbe aspettare) ma anche in quelli immediatamente precedenti e successivi (ovvero marzo e aprile, settembre e ottobre). A giugno, luglio e agosto, la percentuale di turisti stranieri che scelgono una vacanza cicloturistica in Italia si attesta al 60% del totale, contro il 40% di italiani. A maggio e settembre invece la percentuale scende intorno al 55%, mentre nel mese di aprile si registra un interesse maggiore da parte degli italiani, che rappresentano il 70% del totale dei cicloturisti presenti in quel periodo (Cicloturismo, un fenomeno in crescita di Kelly Gerla – 3/12/2016 - cyclisthotel.com).  
Tra i cicloturisti stranieri troviamo soprattutto tedeschi, austriaci, francesi, britannici, svizzeri, americani, australiani, ma non mancano cicloturisti visitatori dal Nord d'Europa. I cicloturisti, in genere, cercano solitamente standard e livelli di comfort medio-alti e in generale optano per strutture ricettive da 3 stelle in su. In generale, i turisti che optano per una vacanza natura scelgono soprattutto la classica struttura alberghiera (20,5%), seguita dall'agriturismo (19,5%) e il (18,5%), mentre una parte sceglie l'appartamento (14%), il campeggio (8,5%) o il camper (11%). 
La tariffa di pernottamento in Italia varia da regione a regione e dal livello di comfort e di servizi scelto: ad esempio al Nord si spendono mediamente 35 euro per persona a notte, al Sud e nelle isole circa 39, mentre al centro le tariffe per una stanza superano i 40 euro a notte. Un dato che evidenzia come i turisti che optano per una vacanza natura in Italia spendano di più che in altri Paesi d'Europa: in Francia e in Spagna il pernottamento costa il 31% in meno, mentre in Portogallo si risparmia il 15%. Secondo i dati raccolti, anche in tempi di difficoltà economica generale, i cicloturisti sono molto ben disposti a spendere, a patto di avere servizi di qualità elevata e su misura per le loro esigenze. Ma quali sono esattamente le loro necessità? I cicloturisti cercano strutture ricettive che dispongano di locali chiusi e sicuri per la custodia delle bici, aree attrezzate dove poter riparare o sistemare le biciclette e la presenza di personale competente che li sappia guidare ed orientare. (Cicloturismo, un fenomeno in crescita di Kelly Gerla – 3/12/2016 - cyclisthotel.com).  
Un altro dato che emerge in modo particolare è quello relativo al cibo: i cicloturisti (e più in generale i turisti natura, quelli che praticano il turismo sostenibile e l’ecoturismo) preferiscono consumare prodotti provenienti da agricoltura biologica, o biodinamica, e preparati secondo le tradizioni locali, elemento che conferma ulteriormente il rispetto per l'ambiente. Tra le altre richieste importanti evidenziate dai cicloturisti in Italia troviamo anche la presenza di trasporti pubblici efficienti, in grado di rispondere alle esigenze di mobilità durante tutta la durata del soggiorno.  (tratto da “Il Mercato del Cicloturismo in Europa – Politiche, andamenti e prospettive” – ENIT Italia, 2015, pag. 6, 8). 
La Direzione Centrale Programmazione e Comunicazione dell’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT), nel documento “Il Mercato del Cicloturismo in Europa – Politiche, andamenti e prospettive” (ENIT Italia, 2015, pag. 10, 12, 14, 16, 18, 20) ha tracciato un interessante profilo dei cicloturisti stranieri interessati al pedalare in Italia. 
Cicloturista tedesco  I tedeschi sono bike friendly. Gli 82 milioni di cittadini tedeschi sono in possesso di oltre 69 milioni di biciclette. Il Paese offre ai suoi cicloturisti più di 70.000 km di piste ciclabili e circa 200 percorsi di livello nazionale. Per quanto attiene le mete e i percorsi del viaggio in bicicletta, la meta regionale più amata è il Mecclenburgo- Vorpommern, seguito dalla Baviera e dalla regione del Lago di Costanza, mentre le piste ciclabili predilette sono le piste lungo l’Elba, il Danubio, il Weser e la Modella, seguite dai percorsi della valle dell’Altmühl e del Main. Al di fuori dei confini nazionali è la parte austriaca della ciclabile del Danubio quella più amata. Austria, Svizzera, Olanda e Italia sono in testa alla classifica dei paesi più amati per i viaggi all’estero.  
L’Allgemeiner Deutscher Fharrad-Club (ADFC) – Associazione tedesca di cicloturismo – è il più grande promotore di viaggi in bicicletta in tutta la Germania e si occupa inoltre anche della “certificazione” di nuovi percorsi ciclabili che vengono inseriti nella rete nazionale qualora rispondenti a determinati standard.  
La fiera più importante di settore è la “Eurobike” di Friedrichshafen, seguita dalla “Intermot” di Colonia e dalla “Ispo Bike” di Monaco, ma anche alcune fiere turistiche aperte al grande pubblico dedicano uno spazio significativo al cicloturismo: tra di esse la “Reisen” di Amburgo, la “FREE” di Monaco e la “Reisepavillon” ad Hannover. Tutte le fiere centrate sul cicloturismo hanno registrato, negli ultimi anni, un numero record di espositori e una notevole risonanza tra i visitatori. I maggiori tour operator di settore sono: Velociped, Rotalis, Pedalo, Eurobike, Frosch Sportreisen, Radissimo, Velotours.  
Profilo demografico-sociale Livello economico Medio-alto, il 44% con reddito netto da € 2.000 a 3.000 mensili Livello culturale Medio-alto (diploma, laurea) Composizione 48% coppie, 28% famiglie, 14% gruppi di amici, 9% singoli, 1% altro  Fasce d’età Età media 45 anni  
Preferenza di viaggio Dove alloggia Appartamenti, campeggi, alberghi 1-2-3-4*, B&B, case degli amici della natura  Aree europee maggiormente visitate Austria, Svizzera, Italia, Olanda  Aree italiane maggiormente visitate Trentino-Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna  
Spesa media giornaliera (incluso alloggio) euro 60-80 a persona 
Canali di informazione per il viaggio 59% internet, 30% amici, 10% Uffici Turistici, 1% altro 
Mezzo di trasporto 77% macchina, 7% treno, 6% roulotte, 10% altro    Periodo preferito per viaggiare e tempi di permanenza medi Primavera-Autunno, circa una settimana  
Cicloturista francese  La Francia è particolarmente adatta alla pratica del cicloturismo, grazie alla diversità e bellezza del suo paesaggio e all’attenta politica di valorizzazione e salvaguardia del suo territorio.  Infatti il cicloturismo rappresenta una realtà molto consistente nel Paese d’Oltralpe. Secondo un recente studio di Atout France, l’Agenzia per lo sviluppo del turismo francese, il cicloturismo realizza introiti per quasi 2 miliardi di euro, con i suoi 16.000 addetti e 7 milioni di soggiorni annui. La passione dei Francesi per la bicicletta del resto non si limita all’ambito turistico ma è strettamente legata alla loro quotidianità: circa 25 milioni di Francesi – il 40% della popolazione – utilizza regolarmente la bicicletta e, con questo mezzo, vengono percorsi ogni anno circa 4,4 miliardi di chilometri; la bicicletta è inoltre la seconda attività sportiva praticata dai Francesi durante le vacanze.  
Fiere specifiche nel settore sono il “Salon du Cycle” di Parigi (http://www.lesalonducycle.com/) nel mese di settembre e il “Salon du Cycle” di Lione, anch’esso a settembre. “Destination NatureLe Salon de nouvelles randonneés” (http://www.randonnee-nature.com/) è invece una fiera dedicata più in generale al turismo natura e si svolge a marzo a Parigi. I principali tour operator francesi del settore sono: Association Vélo-Nomades, Cyclomundo, Aventure et Cie, Club Aventure, Allibert, UCPA, Terre d’Aventures, Arcanson, La Bicyclette Verte.  
Profilo demografico-sociale Livello economico Medio-alto Livello culturale Medio Composizione famiglie, giovani  Fasce d’età Età media 35 - 55 anni 
Preferenze di viaggio Dove alloggia campeggi, villaggi vacanze, residence turistici, alberghi 2-3*, B&B Aree europee maggiormente visitate Spagna, Svizzera, Italia Aree italiane maggiormente visitate Veneto (Venezia), Trentino-Alto Adige, Toscana, Sardegna 
Spesa media giornaliera (incluso alloggio) euro 90 – 120 a persona  
Canali di informazione per il viaggio associazioni, federazione del ciclo (www.ffct.otg) tour operator, internet   
Mezzo di trasporto treno+bicicletta    Periodo preferito per viaggiare e tempi di permanenza medi aprile a novembre, (45% dei soggiorni tra luglio e agosto), 6/8 giorni  
Cicloturista britannico  Il cicloturismo è un’attività in rapida espansione nel Regno Unito che si sta sempre più diffondendo di pari passo con la crescita di interesse, da parte dei cittadini britannici, per la sostenibilità ambientale, da un lato, e per la salute e il benessere personale, dall’altro. Le tipologie di cicloturismo preferite sono essenzialmente tre: la prima è la Cycling holidays, che prevede lo spostamento in bicicletta come motivazione principale del viaggio ed è questa la tipologia di cicloturismo che si pratica sia nel paese di origine che all’estero. La seconda tipologia è definita Holiday cycling e prevede invece l’uso della bicicletta non come mezzo di spostamento ma nel luogo di destinazione, come una delle possibili attività da fare durante la vacanza a fini di svago. Infine, il Cycling day visit prevede passeggiate in bicicletta dal proprio luogo di residenza verso una specifica destinazione con durata non superiore alla intera giornata. In tutti i casi sopra citati la domanda connessa al cicloturismo è sempre in stretta relazione con quella di “svago attivo” legato alla vacanza (activity holidays). Sport England, Cyclist Touring Club, Sustrans e British Cycling sono le principali associazioni britanniche attive nel settore per promuovere e valorizzare il cicloturismo che, in Gran Bretagna, può contare su una rete di itinerari ciclabili sviluppata e ramificata. La principale fiera del settore è “The Cycle Show” (http://www.cycleshow.co.uk/) che si tiene al National Exhibition Centre di Birmingham a settembre. I maggiori tour operator di settore sono: Hooked on Cycling & Walking, Headwater, Inntravel, Exodus Travel, Saddle Skedaddle Cycling Holidays.  
Profilo demografico-sociale Livello economico Medio-alto  Livello culturale Medio-alto  Composizione famiglie, singles  Fasce d’età Età media tra i 30 ed i 65 anni 
Preferenze di Viaggio Dove alloggia Campeggi, agriturismi, hotel 1-2- 3*, B&B, ostelli  Aree europee maggiormente visitate Francia, Spagna, Italia, Olanda, Danimarca, Germania Aree italiane maggiormente visitate Aree costiere adriatica e tirrena, parchi e riserve naturali  
Domenica, 06 Gennaio 2019 14:24

Progetto cicloturismo italiano

ROGETTO CICLOTURISMO ITALIANO

 

Nel 2011 è partito il progetto "Cicloturismo Italiano" attraverso il quale la SIMB con i suoi Istruttori e Guide Cicloturistiche danno vita ad una fitta rete di iniziative in tutta Italia. Tali iniziative sono visibili in un sito web specifico per il cicloturismo, cicloescursionismo, consultabile  all'indirizzo internet http://www.cicloturismoitaliano.it 

Il progetto permette di sfrutturare le potenzialità dei singoli Istruttori e Guide Cicloturistiche prensentando un mezzo efficace ed immediato, ricco di quelle informazioni necessarie per programmare con efficacia le escursioni o le gite del weekend sia per gli appassionati di Mountain Bike, le famiglie e per qualsiasi cicloturista in genere.

Con il progetto "Cicloturismo Italiano" la S.I.M.B. - Scuola Italiana Mountain Bike intende mettere a disposizione degli appassionati del turismo su due ruote, mediante il portale web Cicloturismo Italiano, i migliori percorsi per cicloturismo e cicloescursionismo mappati in tutte le regioni d'Italia.

A questo innovativo progetto possono aderire, oltre gli Istruttori S.I.M.B., tutti coloro i quali vorranno segnalarci i propri percorsi ed abbiano la possibilità di mapparli con strumentazione GPS.In alternativa, i percorsi potranno essere tracciati manualmente, mediante l'ausilio del programma Google Earth e salvati in formato KMZ. I percorsi proposti saranno vagliati da uno Staff di Istruttori S.I.M.B. che catalogheranno gli stessi in base alla loro posizione geografica, alle caratteristiche tecniche ed al livello di difficoltà. I migliori percorsi verranno pubblicati, con il nome dell'autore, sul sito
www.cicloturismoitaliano.it 

Domenica, 06 Gennaio 2019 14:06

Viabilità Sostenibile, Dal Times il manifesto per salvare i ciclisti

Il decalogo per aumentare la sicurezza di chi usa le due ruote impazza in rete. L'appello anche ai media italiani

 

VIABILITA' SOSTENIBILE

Il sindaco di Londra Boris Johnson in bici (LaPresse)


MILANO - In pochi giorni ha raggiunto 20 mila adesioni. È la campagna "Cities fit for cycling" del Times a sostegno della sicurezza dei ciclisti. Il noto quotidiano di Londra, il 2 febbraio scorso, dopo un grave incidente subito in novembre da una sua giornalista ora in coma, aveva aperto la sua homepage con un appello, chiedendo al governo inglese una serie di azioni da porre immediatamente in campo per tentare di fermare una strage che ha contato, in 10

anni, ben 1.275 ciclisti uccisi.

 

GLI OTTO PUNTI 

1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote. 2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato. 3. Dovrà essere condotta un'indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta nel Regno Unito e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti. 4. Il 2% del budget della società che controlla le autostrade dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione. 5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.

6. I 30 km/h devono essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.

7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays. 8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.

 

L'HASHTAG 

 Immediatamente la campagna si è estesa in tutta Europa e ha conquistato il Web, compresi i numerosi blog e i siti delle associazioni di settore che hanno pubblicato banner e riadattato i suggerimenti alla situazione nostrana. Oggi in Italia circolano infatti oltre 11 milioni di biciclette. A livello europeo, nel 2010, il nostro Paese si colloca al terzo posto per la mortalità stradale dei ciclisti, preceduto solo dalla Germania (462 morti) e dalla Polonia (280). Così a

partire dall'iniziativa del Times, l'hashtag #salvaiciclisti, equivalente del britannico #cyclesafe, è balzato ai primi posti della classifica dei Trend Topic. Ma non solo. Il popolo della rete ha aperto una pagina Facebook per chiedere alle principali testate di copiare l'iniziativa del quotidiano britannico e aprire le rispettive home page dei rispettivi con un identico appello al governo italiano per l'adozione delle 8 misure elencate.

 

Marta Serafini

 

 

 

 

 

Domenica, 06 Gennaio 2019 13:50

Scuola Italiana Mountain Bike (S.I.M.B.) e SINT S.p.A. - Selecard

società che si occupa di comunicazione e fidelizzazione di grandi Gruppi di utenti attraverso le carte del Circuito Selecard, hanno stipulato un accordo di convenzione gratuita. L'accordo prevede la promozione da parte di SINT, sulle realizzazioni e sui mini siti creati per i Grandi Clienti Selecard, di tutti gli Istruttori e Guide Cicloturistiche della Scuola Italiana Mountain Bike, affiliati alla S.I.M.B. - MSP Italia.
Gli Istruttori - Guide Cicloturistiche S.I.M.B. applicheranno ai pacchetti personalizzati di accompagnamento ed in genere alle iniziative proposte, uno sconto pari al 20% a persone che all'atto dell'iscrizione all'iniziativa presenteranno la tessera Selecard. La convenzione ha lo scopo di acquisire nuova clientela, di garantire la visibilità  del marchio SIMB e delle iniziative degli Istruttori - Guide Cicloturistiche della Scuola Italiana Mountain Bike. A tutti gli Istruttori SIMB affiliati viene consegnata in omaggio la tessera esclusiva "La catena del valore" che consentirà di usufruire dei vantaggi messi a disposizione da circa 20.000 tra esercizi e partner aderenti al circuito.
Link utili: www.sint.it - www.selecard.it

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